Viaggio tra storia e profezie
Pronosticatione in Vulgare rara e più non odita la quale
expone e dechiara alchuni influxi del cielo: e la inclinatione de
certe constellatione: cioè de la coniunctione grande e dela eclipse:
le quali sono state a questi anni quello de male o de bene demostrano
a questo tempo. E per lo advenire e durarai più anni cioè insino
all’anno Mcccclxvii
di Johannes Lichtenberger, Modena 1492
Il "pronostico", a differenza dell'oroscopo, riservato alla persona,
era riferito ai fenomeni sociali: guerre, calamità naturali ed eventi
importanti per l'economia e la politica di una nazione.
Johannes Lichtenberger, astrologo dell'imperatore Federico III,
pubblicò nel 1488 a Heidelberg un volumetto di pronostici che
coprivano un periodo piuttosto esteso, fino al 1567. L’opera è
arricchita da xilografie che vennero copiate nelle successive edizioni
modenesi in latino e in italiano.
I pronostici del Lichtenberger ebbero un grande successo, testimoniato
dalle quindici edizioni latine e tedesche pubblicate in Germania e
dalle tredici stampate in Italia, in volgare ed in latino dal 1488 al
1532. La novità di questi pronostici risiede soprattutto nella
presenza di profezie non solo astrologiche.
Per il testo ho usato le seguenti versioni:
Auteur(s): Lichtenberger,
Johann
Titre(s): Pronosticatione [di J. Lichtenberger] in
vulgare... insino al anno MCCCCCLXVIJ [Texte imprimé]
Publication: Modena : per P. Francioso, 1492
Description matérielle : In-4 , sign. a-f. (Hain
10089.)
Notice n°: FRBNF30816909
e:
Auteur(s): Johannes
Lichtenberger
Titre(s): Prognosticatio
Publication : Mainz: [Jakob Meydenbach], 8. 6. 1492
43 Holzschnitte.
Bibliographische Nachweise: Goff L205; H 10082*; GfT
1118; Klebs 606.6; Pell Ms 7183 (7126); CIBN L-167; IDL 2948; Schr
4500; Schramm XV S. 7; Voull(B) 1569; Madsen 2486; Pr 161; Sheppard
104; BSB-Ink L-164
Exemplare in deutschen Bibliotheken: Berlin SB (unvollständig);
Darmstadt LHSB (unvollständig); Fulda LB; Köln USB; München BSB;
München UB BSB-Signatur: 2 Inc.c.a. 2729
Sprache: latein
e:
Auteur(s): Johannes
Lichtenberger
Titre(s): Prognosticatio usque ad annum 1567
Publication: Modena, Domenico Roccociola, ante 1500
Segnatura: Alfa.V.10.11
Pronosticatione
* Pagina 1, 2, 3,
Prefazione a cura di Johannes Lichtenberger dove l’autore spiega che
esistono tre vie donate da Dio per pronosticare le cose future. La
prima, la più comune, consiste nell'avere una lunga vita e cosi usare
la propria esperienza vissuta per prevedere gli eventi futuri. La
seconda tramite la scienza astronomica che come asseriva Tolomeo "Per
investigare le cause della cosa bisogna contemplare i corpi celesti"
questo dà una certa inclinazione o predisposizione ma non dà la
certezza. La terza è quella della rivelazione ed è solo Dio che la può
concedere come nel passato ha fatto con le sibille etc.
Segue l'elenco con commenti succinti:
* 1 - Tolomeo - Le stelle danno la predisposizione ma
non la certezza.
* 2 - Aristotele - Le cose non devono essere mal
disposte come si legge nel libro Methaurorum.
* 3 - Sibilla - Prendi ciò che è buono, scarta ciò
che è cattivo.
* 4 - Santa Brigida di Svezia - Confida di Dio e fai
del Bene.
* 5 - Lollardo - Sii prudente e cauto.
* Pagina 4
Figura con i cinque personaggi sopra elencati: Tolomeo,
Aristotele, Sibilla, Santa Brigida, Lollardo
*
Pag. 5
L’autore continua con la presentazione del libro spiegando come è
stata ottenuta la rivelazione dei pronostici, cita Sant’Ambrogio che
afferma “Ciascuna verità proviene dallo spirito santo
indipendentemente dalla volontà della persona che lo riceve”, cita San
Giovanni nel passo “I buoi arano e gli asini pascolano” (Non ho
trovato nessun passo che si esprime cosi nel libro di Giovanni),
conclude che la potente congiunzione di Saturno con Giove
dimostrerebbe tale verità e che gli influssi dureranno fino all’anno
1567.
* Pag. 6
Parla Aristotele: “Nessuno è buon giudice delle cose che non sa”
continua elencando alcuni fatti astronomici quali le eclissi solari e
varie congiunzioni sono la causa conclamata di guerre, pestilenze e
influssi benefici.
* Pag. 7
Cita come molti popoli antichi usavano le predizioni del futuro, a tal
scopo spiega come i Romani non andassero mai in guerra senza auspici
cosi come viene narrato da Cicerone, Mose prese la figlia del re degli
Etiopi Tarbi nella città di Saba, la quale si innamoro di quest’ultimo
e quando giunse l’ora di partire l’abile astrologo scolpi due immagine
su due pietre, una che ricordava l’amore, l’altra che lo faceva
dimenticare. Essendo quella dell’oblio adatta per la figlia del re
Mose poté ripartire per l’Egitto grazie allo stratagemma.
Gli Ateniesi nei consigli pubblici chiedevano la partecipazione di
astrologi i quali venivano nominati Mantis.
Cosi anche gli Egizi utilizzavano astrologi, il re di Persia prima di
essere re doveva essere astrologo e mago, poi inizia a raccontare come
i Romani usassero gli auspici.
* Pag. 8
Racconta come Livio avesse l’abitudine di mandare a vedere i libri
della sibilla quando si vedevano apparire segni nell’aria i quali
erano annunciatori di male per i Romani.
Continua ricordando come nei passati venti anni molti presagi
dell’autore si fossero avverati in Alemagna e appresso il Reno tra
l’invidia di molti altri, passa poi ad elencare come molte persone non
credono all’astrologia comportandosi come bruti, parla della
convenienza a conoscere gli eventi con anticipo,
* Pag. 9
Termina elencando le diverse posizioni delle persone in rispetto alle
pronosticazioni
Qui sta l’autore inginocchiato Giovanni di Chiaramonte
*
Pag. 10
Inizia la pagina con una invocazione affinché sia ispirato ed aiutato
da Iddio nella stesura dei pronostici.
Orazione dell’autore dell’opera
Inizia la preghiera chiedendo aiuto per la sua clemenza, cita San
Gregorio nel dodicesimo libro della morale, Alberto Magno, aggiunge
numerose considerazioni sui corsi del cielo,
* Pag. 11
termina l’implorazione chiedendo che lo splendore divino possa
provocare il suo ingegno e la sua lingua commuovere nello scritto
seguente.
Un uomo decrepito, zoppo con la barba sostenendosi con il
bastone nella mano sinistra e con in mano una falce nella destra,
appoggiato ad un altro uomo che tiene un bove per le corna come se lo
volesse uccidere, un segno dello scorpione tra di loro.
* Pag. 12
Parte con una lunga descrizione degli aspetti astrologici: La
congiunzione dei ponderosi pianeti Giove e Saturno porteranno grandi
sventure negli anni 1484 e 1485, chiarisce gli aspetti negativi dello
Scorpione di Marte, dice che la congiunzione durerà diversi anni,
spiega come una crudele eclissi del sole aumenterà gli effetti
negativi della costellazione, dice testualmente” La congiunzione
ancora di Marte e Saturno malevoli nell’ultimo di Novembre
nell’undicesimo grado dello Scorpione nella imperfetta ora della
combustione della Luna, la quale certamente Saturno malevolo con ogni
modo di elevazione opprime Marte nella sua propria casa conducendo
molti testimoni di malizia etc.”
* Pag. 13
Continua la sua spiegazioni sugli effetti delle influenze astrologiche,
parla della grande congiunzione che precederà il grande diluvio,
dichiara che l’ascendente che precede la grande congiunzione ha il
significato della venuta di nostro signore Cristo nel tredicesimo
grado della bilancia.
Qui seguita la figura del salvatore che dice al sommo
pontefice “prega”, all’imperatore ”difendi”, al contadino ”lavora”
*
Pag. 14
* Pag. 15
Lichtenberger divide la sua opera in tre parti principali, la prima
parte viene dedicata alla tribolazione della navicella di San Pietro,
la seconda parte interessa il potere secolare, la terza ed ultima
parte parla dello stato laico o volgare.
Qui sta il sommo pontefice in preghiera
Inizia
ad occuparsi di quella che lui chiama “orrida e crudele eclissi”,
* Pag. 16
* Capitolo I
Inizia con una esortazione al novello conduttore della chiesa
chiedendo che essendo lui il signore di tutto il mondo innocente e non
sottoposto ai domini delle stelle ma solo governato dal divino
giudizio possa aprirsi alla conoscenza delle cose superiori.
Prega il Signore che copra con il suo mantello protettivo il pontefice,
avvenga che il nostro maestro Gesù non volle essere una eccezione per
la legge della natura, la quale il Padre l’aveva descritta in cielo.
Non può dunque l’uomo essere esentato dalla divina volontà ma lo può
conoscere tramite l’ausilio delle stesse.
La chiesa sulla nave con i suoi remi inclinata e
fluttuante
* Pag. 17
* Capitolo II
Cita Matteo al quinto capitolo:
“Matteo 5:11 Beati voi quando vi insulteranno, vi perseguiteranno e,
mentendo, diranno ogni sorta di male contro di voi per causa mia.”.
Dice che la chiesa sopporterà molte traversie e crisi con il grande
rischio dello scisma, arriverà posta su una bilancia e pesati i pro ed
i contro.
Adamo ed Eva stanno qui a significare la chiesa
Segue la citazione dell’abate Gioachino da Fiore sopra Geremia dove si
narra di un altro fico il quale è già secco per la persecuzione della
chiesa chiamata navicella di San Pietro, poi inizia una parafrasi tra
Adamo ed Eva e la posizione della chiesa.
* Pag. 18
Finisce il racconto di Geremia, passa a parlare di santa Brigida con
il suo quarto libro delle rilevazioni: “Guai e di nuovo guai quando
l’infante sederà sopra la sedia del giglio, poiché nascerà una
tribolazione della chiesa di san Pietro, e possente il signore
scatenerà i Francesi contro la chiesa quando questa mancherà di
obbedienza verso il Signore, e i pontefici togliendo il tesoro dagli
Alemanni promuoveranno i figlioli e le figliole al colmo della dignità
secolare.
Sara allora che il popolo cristiano ad errare, allora il grido ed il
pianto della universale carne arriverà al Signore, si annuncerà che la
nave di Pietro non verrà sommersa, i pastori saranno afflitti perché
non predicheranno la parola del Signore.
Queste cose sono rivelata dalla opposizione di Giove benigno in casa
di Marte e della Vergine, esso renderà increduli i Giovisti del Reno
inferiore e del mare occidentale redimendo il putto il quale patirà
dai suoi propri. Molti mali nasceranno e la testa si farà di lui come
ad albero che non da frutto e partendo dai secolari grande
innobbedienza patirà.
* Pag. 19
Qui sta' Santa Brigida
Santa Brigida nel suo libro delle rivelazioni dice che la chiesa sarà
percossa sotto la grande aquila, la quale nutrirà il fuoco nel petto,
il clero sarà turbato ed il Papa fuggirà perché battuto dall’alleanza
degli scorpionisti Tedeschi con i Francesi, sotto il quale la chiesa
porterà il peso della tribolazione. Presso il Reno e nelle terre della
luna vicino al mare occidentale si vedranno mali inauditi sotto il
novello, perché fulminerà la sentenza agli Anatematizzati e tra i
Saturnini e in poco tempo nasceranno nuovi mali tra i cardinali.
* Pag. 20
Per l’anno 1486 i mali dureranno molti anni e sono rappresentati dai
diciassette capelli di Sansone, dei quali il capo della nazione
Alemanna deve essere ornato. Inizia la parafrasi che come a mo’ di
nuovo Sansone la chiesa perdendo diversi paladini finisce con
l’indebolirsi in particolare modo per i Fiamminghi i Gandanensi i
Brugesi, i Piccardi.
Il Salvatore parla al re dei Romani, tu difendi con
l’armata
* Capitolo I
L’autore inizia il capitolo citando Aristotele “Sia solo un principe”,
poi cita il passo
* Pag. 21
secondo Matteo:
Matteo 22:21 Gli risposero: «Di Cesare».
Allora disse loro: «Rendete dunque a Cesare quello che è di Cesare e a
Dio quello che è di Dio».
Spiega come Pilato fosse soggetto a poteri più grandi di lui, poi
continua dicendo che fino a quando esisterà l’impero Romano non potrà
apparire l’anticristo. Sotto Federico l’impero esiste ancora e quindi
non avverrà sotto di lui la comparsa dell’anticristo.
* Capitolo II
Da poi Federico III abbonderà di iniquità e infedeltà e Dio voglia che
io sia indotto in errore in modo che i tempi sotto Federico pareranno
tempi di pace, poi tolta la Luna (l’impero Romano)
* Pag. 22
Arriverà la tribolazione che durerà 23 anni e mezzo, l’autore continua
divagando sulle sue cognizioni astrologiche, poi conclude il capitolo
citando ancora lo stesso imperatore moderno e re che a causa di frodi
ed inganni per la grande cupidigia di nobili avrà a guerreggiare,
saranno creati molti dispositivi bellici e molti saranno ribelli
all’impero, impero che non vedrà una lite sedata che ne inizierà un
altra.
Qui sta’ l’aquila triste con poche penne ed il figliolo
di quella
*
Capitolo III
* Pag. 23
Nel libro delle
tribolazioni si narra di Maob e Oman figli di Loth nati da un incesto,
cioè il leone silvestro ed il giglio occidentale nel tempo che
l’aquila volerà con il suo rampollo, ci saranno molti litigi tra gli
orientali e i leonisti ed i Baiorici piangeranno. Si leverà un re
pudico di volto, molti dicono possa essere Federico III, io penso sia
Massimiliano perché sotto di lui fu percossa la chiesa.
Ed il Francese ne ammazzerà più del Tedesco, il re con il pudico volto
regnerà sia sull’occidente che sull’oriente.
Qui sta il lupo con la bocca spalancata scaccia l’aquila
e l’aquilotto sta’ sotto l’albero triste e mesto
Nella rivelazione di Reinardo Lollardo il lupo scaccerà l’aquila nella
terra occidentale, il suo rampollo rimarrà triste e malinconico
cercando aiuto ma non ne troverà. L’aquila scacciata ecciterà il
giglio e recupererà le cose perdute, arriverà un cavaliere segnato sul
petto che ammazzerai il Leone
* Pag. 24
Passati due lustri.
Allora risorgerà l’aquila grande che castigherà i lucenti e gli
estimatori dell’aquila saranno mesti, la gente griderà ahimè, ahimè,
le aquile dormiranno ancora cinque anni poi si desteranno scatenando
guerre, sarà’ gran pianto come mai no fu stato nei tempi antichi,
calmerà il gigli per i quali il sole con il leone staranno malinconici,
un gallo sarà creato da un altro gallo il quale sorreggerà l’aquila.
Qui sta’ una donna con una stella in mano
* Capitolo IIII
La sibilla Cumana nel suo vaticino dice che poi uscirà l’aquila della
rupe d’alemanna accompagnata da molti grifoni i quali scacceranno il
pastore e potrà l’antipadre
* Pag. 25
Conquistare il potere per dieci lustri.
Non ci sarà pace nella terra virginale e la gente senza capo regnerà
in quei tempi. Due eunuchi che abitavano nel palazzo volevano uccidere
il re, Mardocheo e Massimiliano sono due senza fede, l’autore avverte
il re di stare attento al trentaquattresimo anno della propria vita.
Vedrai certamente l’esaltazione del tuo nome e molti fatti sinistri
verrai patire dai tuoi sudditi.
Qui stanno gli infanticidi come fu al tempo di Erode
* Capitolo V
Inizia con il riferire del dotto Reinardo sulla persecuzioni della
chiesa durante il regno di Massimiliano. I popoli della bassa alemanna,
della vergine e dello scorpione cadranno nella bocca del coltello che
tagli in tutti i lati, non rimarrà nessuno impunito, ne abitazione
degli scorpionisti e degli occidentali, estrema rovina sui Picardi,
Fiamminghi e popoli vicini.
* Pag. 26
Poi toccherà ai paesi Baltici e molti raggi della chiesa saranno
annuvolati, accadrà un fatto stupefacente come anche dice Gioachino, e
Massimiliano risorgerà con l’aiuto di Dio.
* Capitolo VI Degli arciprincipi spirituali e secolari d’Alemanna
Gioachino dice sopra Geremia sulla vendetta dei principi e della terra
Brandeburghese che diventerà quasi di fede Giudaica con Saturno che
entrerà nella casa di Marte nell’anno 1502. Il mare Missenese
diventerà pagano perdendo la libertà delle chiese sottomettendosi alle
acque delle delizie. La fonte Colognese filosoferà ascendendo alle
cose difficili con dottrina, solo la terra Trevenese rimarrà religiosa
e la vita lubrica sarà tolta da quelli e sarà data ai Francesi ovvero
ai Baiorici o ai ministri del diavolo, la Boemia sarà colpita da
scisma religioso, in Alemanna ci saranno disordini e saranno tolti i
frumenti ai prelati del Reno. Il fiume di Palatino tiranneggerà
portando i forestieri nella propria patria. Ci saranno sette principi
elettori che daranno un nuovo assetto alla chiesa.
* Pag. 27
Qui stanno i sette principi elettori intorno all’aquila
la quale sta sopra la nave quasi sommersa
*
Capitolo VII
Quello che Geremia aveva già predetto per l’eccidio della sinagoga
adesso e scritto della chiesa occidentale cioè Latina e similmente
dell’impero Romano, la quale cosa si previde nella chiesa Colonense e
Treverense non senza pianto, i tempi sospetti sono dall’anno 1488 sino
al 1489, invece imputati all’anno 1489 e 1492 sarà grande la
tribolazione in Germania e afflizione tra i
* Pag. 28
Giovialisti, che quelli che porteranno la tonsura la vorranno
nascondere, il signore arriverà di notte come un ladro, Marte regnerà
sui principi, i regni che saranno divisi saranno disciolti.
Siate dunque prudenti a che non cessi l’Impero Romano altrimenti
arriverà la fine, guardate bene l’aquila senza piume a causa di ciò
ella può volare. Dunque i cavalieri che aiuteranno a distruggere il
Sacro Romano Impero sono cavalieri dell’Anticristo, stiano attenti i
sette principi che l’impero non gli sia tolto per cause dei loro
peccati, questa degradazione farà felici i Boemi ed i Polacchi ma
ancora i Dani e gli Angelesi con altre nazioni barbare.
Esortazione del giudice ai principi elettori
* Capitolo VII
* Pag. 29
Il capitolo ( sembra che ci sia un errore perché ripete il numero
settimo) inizia con una preghiera affinché i principi della Germania
sostengano Massimiliano per evitare la fine del Sacro Romano Impero e
la conseguente tribolazione come annunciato da San Matteo e San Marco.
Poi prende ad esempio Samuele che elesse i re di Israele e continua
con l’esortazione a proteggere l’impero come difensori della chiesa
per proteggere l’ala sinistra della navicella di San Pietro. Allora
non solo Italia, Lombardia, Boemia, Grecia e Spagna temeranno di voi,
gli uccelli cantano quando vedono un fiore ma
* Pag. 30
tacciono quando vedono l’aquila.
* Pag. 31
* Capitolo IX Un nuovo principe sorgerà in breve tempo
L’autore inizia con una invocazione alla pietà per il pianto del Reno
e per le razze Germaniche, il nuovo principe risorgerà gli
Scorpionisti, costui sarà peggiore di Joab, Achab, Sabatah, Apollonio,
Giuda, Oloferne e Sansone il quale dalla malizia delle donne fu
accecato. Sperpererà il patrimonio di Cristo, sarà il dragone,
continua con un lungo elenco di difetti e di atti maligni da lui
compiuti.
* Pag. 32
Seminerà zizzania nel silvestre Leone e tra i principi della Germania.
Qui sta’ la ruota del Reno tra due Vescovi
*
Capitolo X
Lichtenberger inizia il capitolo raccomandando di vivere secondo lo
spirito e non secondo la carne,
* Pag. 33
Pero necessita un diluvio sull’impero a modo che possa avverarsi la
predizione “... ed io li disperderò sulla terra”, in ogni caso la
tribolazione non dovrà superare la bassa Germania, come cita il terzo
capitolo di Baruc con i giganti.
Baruc 3:26 Là nacquero i famosi giganti
dei tempi antichi, alti di statura, esperti nella guerra;
Baruc 3:27 ma Dio non scelse costoro e
non diede loro la via della sapienza:
Baruc 3:28 perirono perché non ebbero saggezza,
perirono per la loro insipienza
Poi cita il primo capitolo dei Corinzi dove si scrive che Dio elegge i
poveri e i semplici non i ricchi ed i saggi.
1Corinzi 1:26 Considerate infatti la
vostra chiamata, fratelli: non ci sono tra voi molti sapienti secondo
la carne, non molti potenti, non molti nobili.
1Corinzi 1:27 Ma Dio ha scelto ciò che nel mondo è
stolto per confondere i sapienti, Dio ha scelto ciò che nel mondo è
debole per confondere i forti,
1Corinzi 1:28 Dio ha scelto ciò che nel mondo è
ignobile e disprezzato e ciò che è nulla per ridurre a nulla le cose
che sono.
La divina elezione non ha eletto i guerrieri come dice Abacuc nel
secondo capitolo dove si legge “ Guai a chi elegge Syon con il sangue.
Abacuc 2:12 Guai a chi costruisce una
città sul sangue e fonda un castello sull'iniquità.
Termina con l’invocazione a prendere il potere con l’ausilio di Dio
altrimenti si regnerebbe sotto lo scettro di Marte e si provocherebbe
il pianto dei Giovialisti mentre Mercurio gode.
* Capitolo XI
* Pag. 34
Qui sta’ l’arcivescovo con la croce rossa in mano ed il
bastone di San Pietro nella parte inferiore
Capitolo
undicesimo
L’autore inizia il capitolo ricordando come San Pietro resuscitò dopo
morto Materno che visse per altri quaranta anni.
“Primo vescovo di Colonia di cui si abbiano testimonianze attendibili,
resse quelle diocesi (e forse anche quelle di Treviri e di Tongres,
come queste due città rivendicano) nella prima metà del IV secolo,
cioè negli stessi anni in cui un suo omonimo, santo anche lui e
festeggiato il 18 luglio, era vescovo di Milano. Nel catalogo dei
vescovi di Colonia Materno appare il fondatore di quella diocesi. Nel
313 egli presiedette come giudice insieme al papa Milziade e ai
vescovi Reticio di Autun e Marino di Arles un concilio riunito a Roma
per dirimere la controversia tra il vescovo Ceciliano di Cartagine e i
donatisti: costoro, seguaci del vescovo scismatico africano Donato,
pretendevano fra l’altro che fossero validi solo i sacramenti
amministrati da sacerdoti non macchiati da colpe, e si proclamavano «Chiesa
di santi» in opposizione ai cattolici che chiamavano «figli di
peccatori». Da una lettera imperiale si sa che Costantino stesso aveva
conferito quella importante carica a Materno, che forse già conosceva
dai tempi della residenza imperiale a Treviri e che in ogni caso
doveva avere in grande stima. Un anno dopo Materno fu tra i padri
della Gallia riuniti nel famoso sinodo di Arles. Il santo vescovo, che
ebbe una parte di primo piano nella cristianizzazione del Basso Reno,
morì in un anno non noto prima del 343. Nel X secolo si sviluppò una
leggenda, immaginata per provare che le diocesi di Colonia, Treviri e
Tongres risalivano agli Apostoli, come rivendicato da diverse altri
sedi importanti (spesso anche in questi casi sulla base di leggende).
Vale la pena di raccontarla, poiché riecheggia alcuni dei più
frequenti motivi della letteratura agiografica medievale. La leggenda
racconta dunque che Materno era nientemeno che il figlio della vedova
resuscitato da Gesù a Naim e uno dei suoi settantadue discepoli. Come
Lazzaro e altri, raggiunse l’Occidente. Qui verso l’anno 50 san Pietro
lo ordinò suddiacono e lo mandò in Gallia e in Germania insieme a
Eucario e Valerio. Giunti che furono in Alsazia, Materno si ammalò e
morì; i suoi due compagni tornarono allora a Roma, dove san Pietro
diede loro il suo bastone dicendo: «Andate alla tomba del mio amico,
posate il bastone sul suo corpo e ordinategli, in nome del Signore, di
tornare in vita». Eucario e Valerio si rimisero in viaggio verso
l’Alsazia, fecero quanto detto loro dall’apostolo e il figlio della
vedova di Naim resuscitò per la seconda volta; operò numerosi miracoli
e cristianizzò insieme ai due suoi compagni i paesi rivieraschi della
Mosella e del Basso Reno, distruggendo i templi pagani e consacrando
numerose chiese. La leggenda tende tra l’altro ad accreditare le
reliquie del cosiddetto bastone di san Pietro conservate oggi nelle
cattedrali di Colonia e di Limburgo.”
* Pag. 35
Poi si spiega come il bastone di San Pietro simboleggi l’autorità
pastorale, si spiega come il bastone fu portato da San Eucario in
Belgio cosi mentre la parte inferiore viene data ai Treverensi , la
parte superiore, più degna perché più antica, viene data alla città
Coloniense.
* Capitolo XII
Capitolo dodicesimo
Il capitolo inizia dicendo che Colonia tiene la parte superiore del
bastone perciò e idonea ad eleggere l’imperatore del Sacro Romano
Impero, termina citando il ventesimo capitolo di Isaia a proposito del
tabernacolo e del signore degli eserciti.
* Pag. 36
* Capitolo XIII
Capitolo tredicesimo
Inizia il capitolo citando la visione di Reinardo Lollardo quando
parla della tribolazione della chiesa “Due fratelli combattono tenendo
un bastone con le mani di ambedue, uno di loro porta la croce rossa di
sotto, l’altro la croce nera di sopra, poi arrivarono l’orso ed il
lupo che presero il bastone”.
Ciò sta a significare che molti mali arriveranno nel ducato di Gelria,
il giglio si intrometterà e l’orso con la croce Colognese, poi il lupo,
avversario della chiesa, andrà a Treveri a modo che rapisca la sua
sostanza. Poi cita il capitolo quarantaseiesimo della Genesi dove si
parla delle sette vacche brutte e magre,
(In realtà i passi citati dovrebbero essere questi):
Genesi 41:3 Ed ecco, dopo quelle, sette
altre vacche salirono dal Nilo, brutte di aspetto e magre, e si
fermarono accanto alle prime vacche sulla riva del Nilo.
Genesi 41:19 Ed ecco sette altre vacche salirono dopo
quelle, deboli, brutte di forma e magre: non ne vidi mai di così
brutte in tutto il paese d'Egitto.
Il passo vuole significare che le sette vacche magre sono i sette
ribaldi che devasteranno la terra Treverense, sono chiamate brutte
perché macchieranno la chiese, sono dette magre perché toglieranno
benefici ai prelati ed ai religiosi.
Oh Mosella corrente del Reno placa il creatore!
Dopo di ciò molte tribolazioni, la croce rossa scaccerà i sette
ribelli come spiegato nel Deuteronomio al capito sette.
Deuteronomio 7:22 Il Signore tuo Dio
scaccerà a poco a poco queste nazioni dinanzi a te; tu non le potrai
distruggere in fretta, altrimenti le bestie selvatiche si
moltiplicherebbero a tuo danno;
Qui sta’ l’arcivescovo Coloniense e Treverense con il
bastone tra le mani vengono rapinati dal lupo e dell’orso
*
Pag. 37
L’autore inizia il capitolo spiegando come ci saranno varie guerre
intestine tra i Treveresi ed i Colognesi o Coloniensi, quella
tribolazione assomiglierà a quella dei Macabei il quale sacerdozio fu
occupato da Iecone, Menelao, Lisiniaco e Archimo, quando furono finite
queste tribolazioni nacque Cristo sotto l’impero di Ottaviano.
Cosi sotto l’impero di Massimiliano si vedrà vacare la sedia romana
per un anno e mezzo cosi come e scritto nel terzo e nel quinto
capitolo del libro di Cirillo, in quel tempo si vedranno molte
tribolazioni colpire la chiesa risusciterà un nuovo ordine e una nuova
riforma nella chiesa, molti pseudo pontefici saranno in Italia durante
la riformazione. Sotto la sibilla Eritrea, degna profetessa, nascerà
il pollo dalla madre aquila e dai pseudo pontefici,
* Pag. 38
Poi arriverà l’aquila alta la quale terra il fuoco nel grembo della
sposa di Cristo e saranno tre adulteri e uno legittimo il quale
divorerà gli altri e saranno tre nomi blasfemi. Il canto e
l’abominazione scenderà al cospetto dell’altissimo ed infine la sua
morte.
Qui si vedono tre vescovi confermati dal Papa i quali
predicono al popolo
Capitolo
quattordicesimo
La sibilla Cretese parla cosi del giglio, dell’aquila e dei pseudo
pontefici, ci saranno insidie alla sposa e all’agnello impoverendo il
suo ornamento, e saranno tre sposi adulteri e uno legittimo debole nel
canto, il quale divorerà gli altri, poi canterà il gallo e ci sarà una
restaurazione, e da intendere che i tre sposi sono dei pseudo
pontefici e vescovi Tedeschi, non obbedienti, tra i quali nascerà la
discordia, quello eletto in modo canonicamente giusto, eletto dal
sommo Pontefice, debole nel canto
* Pag. 39
non potrà resistere agli adulteri, un adultero mangerà gli altri, il
popolo si solleverà contro la chiesa, cosi cita il profeta che disse:
“Io disperderò gli idoli della terra”, canterà il gallo e sotto
l’aquila finiranno tutte le tribolazioni del clero.
Treverensi e Coloniensi state attenti che i lupi rapaci non entrino
nel vostro ovile, voi sette fratelli badiate a modo che non vi
prendano le vostre corone
Qui sta’ un monaco che percuote un altro monaco
Capitolo
quindicesimo
* Pag. 40
Molti mali colpiranno i religiosi in questi anni, Marte dominatore
nella loro casa causerà risse e odi, sotto il libro delle lamentazioni
di Geremia Gioachino parla della immoralità che cresce.
Lamentazioni 4:6 Grande è stata
l'iniquità della figlia del mio popolo,
maggiore del peccato di Sodoma,
la quale fu distrutta in un attimo, senza fatica di mani.
Lamentazioni 4:10 Mani di donne, già inclini a pietà,
hanno cotto i loro bambini,
che sono serviti loro di cibo
nel disastro della figlia del mio popolo.
Lamentazioni 4:13 Fu per i peccati dei suoi profeti,
per le iniquità dei suoi sacerdoti,
che versarono in mezzo ad essa il sangue dei giusti.
Cita Isaia che predisse come la religione scacciata sarà data a Guelfi
e Ghibellini, continua con la spiegazione allegorica di alcuni passi
biblici quali quello della samaritana, Mose, Elia, termina confidando
nella grazia di Dio per questi tempi.
* Pag. 41
Dei Francesi e dei loro principi
L’autore afferma di avere raccolto degli antichi detti della Gallia,
inizia dicendo che il nome Gallia deriva dal Greco che in Latino
significa latte perché i Francesi erano più bianchi degli Spagnoli e
degli altri.
Qui stanno tre galli
Capitolo
quindicesimo
L’impero del primo gallo e denominato cattivo a causa della sua
furbizia e della sua lussuria, e incostante prono alla lite e alla
pace.
* Pag. 42
Il gallo buono e bello nel corpo, audace allegro e liberale, il Gallo
ottimo e vigilante, difendere le altre galline per questo e come il
buon prelato della chiesa.
Capitolo sedicesimo
Questo capitalo inizia con l’autore che presenta la genealogia dei re
Francesi, dicendo che da Priamo fino ad Elderico erano pagani, da
Clodoveo in poi cristiani, spiega la leggenda di Carlo Martello, si
narra che dopo la propria morte il re fosse destinato ad andare in
inferno, i vescovi saputo ciò mandarono a controllare nel monumento
funerario e li trovarono un serpente grandissimo, poi continua
spiegando la profezia degli imperatori, cioè che dalla stirpe dei
Carolingi verrà fuori un imperatore il quale avrà la “P” nel suo nome
che diverrà imperatore di tutta l’Europa e rinnoverà tutta la chiesa.
* Pag. 43
In questo nuovo assetto i materialisti e i superbi non intenderanno la
nuova verità ma anzi la derideranno.
Qui sta’ il re di Francia con il giglio armato
Capitolo
diciassettesimo
Brigida di Svezia disse nelle sue profezie “Uscirà dal giglio del
campo occidentale e sarà crescente per mille miglia nella terra
virginale, recupererà le cose perdute, e guarirà con il suo profumo le
cose velenose e sarà più forte del cedro.”
Il giovane nella terra del giglio attende, quella che la nuova testa
piglia quando e inveterata la quale era rasa, corregge la tua
coscienza, studia se tu sei buon gallo oppure se sei cattivo. Il
giglio si accompagnerà all’aquila grande ed andrà dall’occidente
all’oriente contro il leone, ed il leone mancherà di aiuto e sarà
ingannato dal giglio, il giglio sentirà il profumo in Germania e la
sua ultima laude volerà sotto l’aquila.
* Pag. 44
Qui sta’ mezza aquila sulla destra e nella sinistra il
giglio
Capitolo diciottesimo
Inizia con una laude al giglio ed il suo potere sulla terra Germanica,
l’insegna mostra tre gigli d’oro in campo azzurro, il primo giglio
predice di essere il successore e ministro dell’altare, il secondo
giglio predica di essere la colonna della cristianità nella parte
occidentale, il terzo giglio predica di essere il difensore della
sposa di Cristo
* Pag. 45
portando sul capo la corona dei gigli profumati, per questo sei
chiamato cristianissimo tra tutti i re. Attende che tu nasca dal
cattivo gallo.
Capitolo diciannovesimo
Il capitolo tratta principalmente dell’eresia della Boemia dice che
quello che fu al tempo di Carlo re di Francia con Aringach e Ludovico
i quali esercitarono molteplici crudeltà contro la fede cattolica si
ripeterà cosi nuovamente sotto il novello innocente il quale si
soprannominerà il putto e sarà cosi malevolo sia per il clero che per
il popolo che non esiterà a compiere stermini nei luoghi sacri,
continua chiedendo che l’impero drizzi tre colonne come le tre virtù;
vitale, razionale ed animale. Il giglio aumentato ricorda che mai
tempo fu cosi pericoloso, il tuo impero si seccherà cosi il cattivo
gallo sarà perso. Dunque il principe degli apostoli ha insegnato di
temere Dio e onorare il re dei Romani.
* Pag. 46
Il resto delle cose sono scritte nel libro delle parole di questa
interpretazione
Qui sta’ il re dei Boemi armato
Capitolo
ventesimo
L’autore inizia il ventesimo capitolo con una lamentela sul modo di
vivere nel peccato, afferma che i nostri peccati saranno la causa
delle guerre e pestilenze che ci colpiranno nel futuro, certamente non
saranno le eclissi e neppure gli influssi delle stelle a tormentarci
ma la scelleratezza e questi peccati piuttosto saranno la principale
causa di tutti questi nuovi mali.
Poi inizia con la denigrazione del re di Boemia paragonato al diavolo
Belfagor,
* Pag. 47
Nemico della chiesa, gli viene pronosticato la sepoltura asinina, i
suoi genitori furono dei cattolici famosi, viene indicato che si
alleerà agli eretici, viene predetta che presto arriverà la sua fine,
continua attaccando le sue vanità e le sue debolezze, predice la sua
eliminazione e una nuova restaurazione nel regno di Boemia.
Qui sta’ il re degli Ungari armato
Capitolo ventunesimo
* Pag. 48
Lichtenberger parla del re di Ungheria Mathia, il re verrà elogiato
dalla chiesa di Costantinopoli grazie alla sua propensione nel
difendere la croce contro i Turchi, vincerà le genti settentrionali e
i Viennesi, toglierà la coda al pavone e vincerà tutte le cose che si
possono vincere.
* Pag. 49
Non fu mai tanta forza che non potesse essere sostenuta da te, tu hai
le virtù di vincere nell’animo tuo, di frenare l’iracondia, temprare
la vittoria, osservare la giustizia e la fede, aiutare la pace
sorreggere i buoni, e quello che e di maggior scopo, onorare
l’imperatore e temere Dio. Tu dominerai altra gente ed otterrai fama,
dopo arriverà un lungo flagello cose che si arguiscono dal signore
della tua terra e la gente sagittaria regnerà per lungo tempo, ed il
regno degli Ungari sarà riservato ad altra persona il quale sarà
pietoso e misericordioso esso la chiesa e il tempio di Santa Sofia in
Costantinopoli, ma questo non sarà’ del sangue di Mathia ma sarà nato
nella rupe dell’alemanna alta.
Qui sta’ il conte Palatino del Reno
*
Capitolo XIII
* Pag. 50
Inizia disquisendo sull’opportunità di ricordare sempre la storia dei
personaggi famosi, in questo caso del conte Palatino il quale ricorda
quanto egli sia cultore del vero Cristo,
Qui vola l’aquila in una selva, si vede il leone nella
stessa selva, il leone sotto un’altra selva si vede tutto nell’altra
non si vede
* Pag. 51
Capitolo ventitreesimo
I portenti di questa grande e crudele eclisse saranno molto più grandi
che sia la memoria tra gli uomini, tale sarà che io sono sbigottito
nella sua manifestazione.
Molto di più anche di quella che si vide al tempo di Papa Martino,
essa sarà molto nociva ai principi ed ai signori, in particolare modo
ai principi ed ai re a causa della sua comparsa sin dall’inizio in
segno regale nello zodiaco.
Molti dei signori morranno di morte violenta tu agiterai il re del
giglio, provocherai l’aquila dormiente, risorgerai il leone silvestre
contro la chiesa, tu sarai in cima alla scala e riceverai gli onori
dai leoncini, cresceranno molti gigli nei tuoi campi, impero che sarà
messo a dura prova dalla crudele eclisse. Tali nefasti effetti si
avranno sui signore del regni di baiorica o meglio chiamato Baviera.
Qui seguita il leone coronato sopra il monte e sotto il
monte altri tre leoni.
*
Pag. 52
Capitolo ventiquattresimo
Inizia il capitolo affermando che tale eclisse porterà varie fortune
al leone coronato e tale potente eclisse concederà grandi onori anche
ai tuoi leoni montani ma dovrai stare attento a vegliare attentamente
se vorrai evitare una morte amara, perché il leone montano patirà
grandemente dall’aquila. Dunque principe illustrissimo e’ necessario
che gli interpreti delle stelle non cessino di predire la rovina dei
principi e gli infortuni a mode che tu conosca solo un principe
dominante le stelle. Oh duca io spero che i tuoi saggi consiglieranno
la mortalità e l’effusione del sangue le quali cielo e stelle
* Pag. 53
Influiscono, e tale influsso mitigherà la mente di qualche uomo, cosi
le insidie saranno placate, la fortuna sarà buona per i sagittari, i
gemelli patiranno, i maggiori pericoli li avrai quando ti recherai
all’estero e sulle montagne. Il leone dunque dormirà sulle montagne e
nelle spelonche, dal tuo sangue sorgerà una maggiore novità, ci
saranno rotture di fede nel tuo regno, l’aquila si agiterà contro le
bestie, i vicini del tuo regno si solleveranno, ed i leoncini
piangeranno e patiranno dai raggi del sole nascente. Tutte le stelle
leonine saranno oscurate e patirai un periodo di crisi.
* Pag. 54
Qui seguita la statua dove stanno due piedi come
Abucodonosor
L’albero dei Turchi dipinto con metà dei rami fioriti e meta secco
* Pag. 55
Capitolo venticinquesimo
Descrizione del capitolo di Daniele sulla visione del re, come le due
gambe sono una di ferro ed una di terra cosi a modo che non possono
mescolarsi, nello stesso modo i Turchi ed i Cristiani saranno sotto
l’impero Romano ma una parte sarà consolidato sotto la guida di
Costantinopoli, l’altra sotto Trebesonda. Ottomano I fu l’imperatore
Turco, bellicosissimo e crudelissimo verso i Cristiani. Tamarino fu
grande cristiano, antichissimo re di Germania, Armenia, Tartaria e
Cappodacia fu crudelissimo verso i Turchi e fu fautore di moltissime
sconfitte inflitte ai Turchi
Ramo secondo
Poi Orchane fu ucciso presso il castello di Auymarch in Svezia, dai
principi di Polonia, Amorate terzo sottomise molte provincie, Pozayte
quarto definito serpe velenosa perseguito i Cristiani
* Pag. 56
Ma fu sconfitto da Tamarlino re dei Tedeschi e degli Armeni che come
Dracula re di Moldavia e Valachia fu acerrimo e crudele nemico dei
Turchi. Saladino quinto imperatore dei Turchi vinse Sigismondo che a
stento riuscì a salvarsi con alcuni dei suoi soldati, conquisto
l’impero di Trebesonda. Salamanno imperatore Turco conquisto molte
province germaniche ed armene, sconfisse Tarmalino il quale fu fatto
tributario e soggetto a quest’ultimo.
Orchane settimo imperatore Turco conquisto altre provincie, castelli e
terre dei Cristiani, Mose ottavo imperatore Turco uccise Orchane per
impadronirsi dell’impero, conquistò parte dell’Italia e altre
provincie, la Tartaria maggiore e minore, il mare Pontico inferiore e
il mare maggiore di Sala. Maometto nono imperatore Turco sottomise e
rese tributario l’impero di Trebesonda, molte città in Sogliana, in
Gordiana, in Sarracenia ed in alemagna maggiore e
* Pag. 57
l’abbondantissima Capadocia. Amorathe decimo fratello di Maometto
ottenne l’impero, uccise il re della Polonia Ladislao e Giuliano
cardinale di Sant’Angelo insieme con quarantaottomila cristiani, nel
1440 ottenne l’impero di Trebesunda, Talpalia ed il regno del
Peloponneso.
Maometto undicesimo ottenne con il ferro ed il fuoco Costantinopoli,
Buseo, Bosnia Taffa, Chirasonda, Romania maggiore, l’Asia maggiore e
minore, Istria, Tracia, tutta la Grecia, la Cilia, la Sciavonia, la
Dalmazia, ciò senza nessuna resistenza dal Sacro Romano Impero e da
tutti i principi della Germania dell’Italia e della Francia eccetto
per il cristianissimo re di Ungheria il quale proprio per questo
merita l’appellativo di Cristianissimo fra tutti i cattolici. Marneto
dodicesimo imperatore conquisto con armi Sermia, Ratia, Teodosia,
Teodona, Rossia bianca e rossa, Padalea, Valachia maggiore e minore,
Burgatia, Ciputia, Vurtzlandia, Corinzio, Efeso, Scutri e fece pace
con i Veneziani. Doglosio aveva due figli Donorio e Lerodo che
occuparono moltissimi territori tra cui
* Pag. 58
Rodi, Sicilia, Calabria, Puglia, Abruzzo, Campania, Sardegna, Corsica,
isola di Maiorca e di Minorca.
Capitolo ventiseiesimo
Reinardo Lollardo nella sua rivelazione dice che gli eredi di Doglosio
si glorieranno di provenire dalla sacra stirpe di Agar e si
comporteranno bestialmente, andranno errando come vagabondi predando e
rapinando, influenzeranno tutti i Cristiani settentrionali ed
occidentali che uccideranno i cristiani più mansueti. Sotto Metodio si
afferma che gli Agareni conquisteranno in Germania la terra della luna
e la terranno per otto anni. Ciò verrà chiamato impero Agarico,
uccideranno i sacerdoti, soggiaceranno con le donne nei luoghi sacri,
vinceranno contro tutti i popolo cristiani eccetto quello di Spagna,
il quale re ucciderà Doglosio a causa dell’elevazione di Saturno
ancora alto su quella di Giove, saranno riportati i regni Cristiani
sotto i Sagittari cioè sotto gli Spagnoli, scacceranno i Saturnini e i
Turchi, seguirà un regno splendente
* Pag. 59
Sotto il regno di Massimiliano, sarà allora che Giove benigno mostrerà
i suoi effetti benigni, verranno estirpate le frodi dei Turchi, la
chiesa di Santa Sofia riprenderà vigore. Il leone silvestre sarà
condotto con la corda della fede alla madre e avverrà una nuova
riforma e dopo ciò non si rivedrà più il nome dell’imperatore Turco.
Gli alemanni avranno lotte intestine a causa della grande aquila,
arriverà con il quindicesimo ramo dei Turchi una invasione che
devasterà i regni della Polonia, Misnia, Bassia, Thoringia, Pruthena
ed entrerà in Piccardia la Brabantia e le Fiandre, sarà ucciso verso
il pomo d’oro dei Coloniesi cosi come dice Merlino nel suo vaticino.
Ma del tempo che verrà troviamo molte frasi degli autori che hanno
contraddizioni tra di loro, alcuni non accettano Tolomeo e Bali,
comunque prendendo i maggiori ed i più importanti troveremo che gli
effetti della eclisse inizierà nell’anno 1498, 1489, 1490 e si
vedranno cose inaudite nel secolo
Qui seguita il capito ventisettesimo
* Pag. 60
Dei Giudei invidiosi come staranno in questi tempi
Saturno nell’anno 1488 entrerà con le sue case in Capricorno ed in
Acquario per cui verranno esaltate per cinque anni i velenosi Giudei,
saranno dediti ai princìpi medici avranno molti beni materiali,
saranno amati dai nobili grazie alla elevazione di Saturno, ma
subiranno molti mali quando Saturno entrerà nelle corna dell’Ariete,
come dice il Signore sotto Ezechiele.
Ezechiele 5:1 E tu, figlio dell'uomo,
prendi una spada affilata, usala come un rasoio da barbiere e raditi i
capelli e la barba; poi prendi una bilancia e dividi i peli tagliati.
Ezechiele 5:2 Un terzo lo brucerai sul fuoco in mezzo
alla città al termine dei giorni dell'assedio; prenderai un altro
terzo e lo taglierai con la spada intorno alla città e l'altro terzo
lo disperderai al vento, mentre io sguainerò la spada dietro ad essi.
E questo avverrà perché avete negato il messia Gesù Cristo, poi cita
il passo di Isaia al ventesimo capitolo sopra la Giudea e Gerusalemme:
Isaia 3:1 Ecco infatti, il Signore, Dio
degli eserciti,
toglie a Gerusalemme e alla Giudea
ogni genere di sostegno,
ogni riserva di pane
e ogni sostentamento d'acqua,
Isaia 3:8 Certo, Gerusalemme va in rovina
e la Giudea crolla,
perché la loro lingua e le loro opere sono contro il Signore,
fino ad offendere la vista della sua maestà divina.
Udite quello che ha detto Ezechiele nella vostra legge:
Ezechiele 9:4 Il Signore gli disse: «Passa
in mezzo alla città, in mezzo a Gerusalemme e segna un tau sulla
fronte degli uomini che sospirano e piangono per tutti gli abomini che
vi si compiono».
Ezechiele 9:6 Vecchi, giovani, ragazze, bambini e
donne, ammazzate fino allo sterminio: solo non toccate chi abbia il
tau in fronte; cominciate dal mio santuario!». Incominciarono dagli
anziani che erano davanti al tempio.
* Pag. 61
Oh principi elettori dell’impero voi siete quelli che elimineranno i
velenosi Giudei dalla Germania, l’aquila dalla grande ala riporterà i
Giudei in Libano, cita il Giacobbe patriarca per lo scettro di Giuda,
Daniele nel capitolo riguardante il periodo dopo la distruzione del
tempio:
Daniele 9:24 Settanta settimane sono
fissate
per il tuo popolo e per la tua santa città
per mettere fine all'empietà,
mettere i sigilli ai peccati, espiare l'iniquità,
portare una giustizia eterna,
suggellare visione e profezia e ungere il Santo dei
santi.
Continua l’autore riportando il salmo di David attorno alle adempienze
e alla letizia, continua attaccando il giudaismo in riguardo
all’arrivo del messia.
* Pag. 62
Cosi sarà eliminata la radice Saturnina in Germania, ricorda come era
stato profetizzata la dispersione degli Ebrei per il mondo, poi cita
Daniele al capitolo nono per quanto concerne la fine della desolazione
del suo popolo:
Daniele 9:27 Egli stringerà una forte
alleanza con molti
per una settimana e, nello spazio di metà settimana,
farà cessare il sacrificio e l'offerta;
sull'ala del tempio porrà l'abominio della
desolazione
e ciò sarà sino alla fine,
fino al termine segnato sul devastatore».
Amos nel secondo capitolo per le tre scelleratezze di Israele:
Amos 2:4 Così dice il Signore:
«Per tre misfatti di Giuda
e per quattro non revocherò il mio decreto,
perché hanno disprezzato la legge del Signore
e non ne hanno osservato i decreti;
si son lasciati traviare dai loro idoli
che i loro padri avevano seguito;
Amos 2:6 Così dice il Signore:
«Per tre misfatti d'Israele
e per quattro non revocherò il mio decreto,
perché hanno venduto il giusto per denaro
e il povero per un paio di sandali;
Gebomath nel sesto capitolo riguardante l’uccisione dei profeti,
Malachia nel primo capitolo per l’uccisione di Gesù.
Malachia 1:10 Oh, ci fosse fra di voi
chi chiude le porte, perché non arda più invano il mio altare! Non mi
compiaccio di voi, dice il Signore degli eserciti, non accetto
l'offerta delle vostre mani!
Malachia 1:11 Poiché dall'oriente all'occidente
grande è il mio nome fra le genti e in ogni luogo è offerto incenso al
mio nome e una oblazione pura, perché grande è il mio nome fra le
genti, dice il Signore degli eserciti.
Poi cita il Deutronomio al capito ventottesimo sempre per gli Ebrei:
Deuteronomio 28:13 Il Signore ti metterà
in testa e non in coda e sarai sempre in alto e mai in basso, se
obbedirai ai comandi del Signore tuo Dio, che oggi io ti prescrivo,
perché tu li osservi e li metta in pratica,
Infine cita Isaia al capitolo quarantanovesimo per l’ira di Dio:
Isaia 49:3 Mi ha detto: «Mio servo tu
sei, Israele,
sul quale manifesterò la mia gloria».
Ciò basti a voi perfidi Giudei.
La riduzione di alcune cose le quali ricevono le proprie nature e le
loro propieta’ dai corpi celesti
* Pag. 63
Capitolo ventottesimo
Il capitolo inizia riportando il primo brano della Genesi per quanto
riguarda la moltiplicazione degli esseri.
Genesi 1:28 Dio li benedisse e disse
loro:
«Siate fecondi e moltiplicatevi,
riempite la terra;
soggiogatela e dominate
sui pesci del mare
e sugli uccelli del cielo
e su ogni essere vivente,
che striscia sulla terra».
Poi cita l’ottavo capitolo di San Luca sempre in riguardo alla
generazione:
Luca 8:5 «Il seminatore uscì a seminare
la sua semente. Mentre seminava, parte cadde lungo la strada e fu
calpestata, e gli uccelli del cielo la divorarono.
Luca 8:6 Un'altra parte cadde sulla pietra e appena
germogliata inaridì per mancanza di umidità.
Luca 8:7 Un'altra cadde in mezzo alle spine e le
spine, cresciute insieme con essa, la soffocarono.
Luca 8:8 Un'altra cadde sulla terra buona, germogliò
e fruttò cento volte tanto». Detto questo, esclamò: «Chi ha orecchi
per intendere, intenda!».
Continua spiegando come la teoria alchemica soddisfi la ricerca della
perfezione il tutto per arrivare a concludere che grazie
* Pag. 64
Ad una particolare configurazione celeste nascerà un profeta nell’anno
1496.
Qui sta’ un uomo dotto sulla cattedra con un libro
insegnando al popolo
Capitolo
ventinovesimo
Nasceranno molte sette e culture diverse in questi pochi anni
profetizzati, il profeta arriverà per esortare e confortare la gente e
confermerà le inclinazioni ed gli impeti preannunciando i danni e le
utilità del popolo. Aristotele nella sua generazione al secondo
capitolo dice “Il transito e più facile nelle cose che hanno il
simbolo”. Essendo dunque questa proprietà fortissima
* Pag. 65
nell’oratore questa susciterà l’animo del popolo. I carboni vengono
alimentati dal soffio e con una sola scintilla s’infiammano.
Quest’uomo avrà la conoscenza degli influssi stellari sulle cose
future ed indurrà il popolo a seguire le sue leggi come fossero
divine. In questo modo nasceranno nuove sette per il mondo e nuovi
profeti si affacceranno, gli uomini deificati come si può leggere
nella storia tripartita nel settimo libro. Essi appellano Adriano
tredicesimo cilice di Dio, sotto questo profeta nasceranno nuove leggi
e se ne abbatteranno di vecchie, i dotti saranno perseguitati e la
felicità di Mercurio si perderà in molti regni, la cattiva moneta si
spargerà e il popolo si ribellerà contro i potenti, molte insidie
nasceranno nelle peregrinazioni, molti uomini diverranno crudeli, ci
saranno grandi mutazioni nell’aria.
* Pag. 66
Qui sta’ un re alterante la legge e ordinante un’altra
Capitolo
trentesimo
L’autore inizia il capitolo disquisendo sull’opportunità di creare
nuove leggi, per i mutati costumi degli uomini, in particolare modo
mette in evidenza che il cambio delle leggi dovrebbe essere
determinato dalla necessità per il legislatore di seguire gli
* Pag. 67
Influssi celesti, questo e’ confermato per la legge che recita ”La
consuetudine inveterata non si ha per legge se ella non e ordinata per
i costumi di quelli che l’usano”. Le leggi si abrogano non per il solo
suffragio di quello che le fa, ma anche per il tacito assenso di tutti.
Questo e stato dimostrato nel secondo capitolo di Geremia dove si
narra dei mali che il popolo ha causato:
Geremia 2:13 Perché il mio popolo ha
commesso due iniquità:
essi hanno abbandonato me,
sorgente di acqua viva,
per scavarsi cisterne, cisterne screpolate,
che non tengono l'acqua.
E come se ne parla nel centottesimo salmo di David dove si parla della
verità della legge: (in realtà e il 118).
Salmi 118:142 La tua giustizia è
giustizia eterna
e verità è la tua legge.
Poi continua citando ancora una volta il secondo capitolo di Geremia
dove si può leggere sulla giustizia nel passato del popolo Ebraico
Geremia 2:8 Neppure i sacerdoti si
domandarono:
Dov'è il Signore?
I detentori della legge non mi hanno conosciuto,
i pastori mi si sono ribellati,
i profeti hanno predetto nel nome di Baal
e hanno seguito esseri inutili.
Conclude il capitolo affermando che non si possono fare leggi senza
considerare gli influssi delle stelle e dei corpi celesti e delle
eclissi, dopo quel tempo nascerà un altro profeta.
* Pag. 68
Qui sta’ un uomo a modo religioso mostrando religiosità
Capitolo trentunesimo
Quella prodigiosa costellazione mostra come nascerà un altro profeta
minore, gli astrologi chiamano minori quei profeti che causano qualche
mutazione nelle legge ovvero che inducano nuove cerimonie, il quale
sarà dotto e sottometterà al suo governo le anime delle terra, alcuni
di loro furono considerati pseudo-profeti come Maometto, invece altri
furono santi come San Francesco, e Santo Domenico. Quanto sia intensa
lo dichiareremo in seguito, e ben io sappia che questa conclusione
debba essere confessata da quelli che conoscono l’astrologia.
* Pag. 69
Ma per chiarire un po’ di più la cosa esporrò di qualche grandi
congiunzione che furono già passate, una delle quali fu certamente
nell’anno 1365 nell’ottavo grado dello scorpione, nel 1425 alla
triplicita dell’acqua nel tredicesimo grado dello scorpione. Ed e
stata quest’ultima che ci ha accompagnato fino ai giorni nostri, ed
per questo motivo che dobbiamo aspettarci la venuta di un profeta.
Qui giace una donna la quale partorisce un figlio maschio.
* Pag. 70
Capitolo trentaduesimo
Dunque un profeta nascerà nella patria dello scorpione, prima saranno
visti alcuni prodigi nell’aria, esattamente dove nascerà non e dato da
sapere perché le previsioni fatte dagli autori a questo evento sono
abbastanza in contraddizioni tra loro.
Albumasar stima che i segni acquatici abbiamo il sopravvento sul
mezzogiorno, ma secondo la comunione opinione di tutti dovrebbe essere
nel settentrione. secondo quanto dice Messahala sarà generato in un
terra temperata, il profeta uscirà dalla propria patria e manifesterà
i suoi segni sotto le terre poste al Leone ed all’acquario, impero che,
secondo Albumasar, manifesterà i suoi miracoli sulle terre significate
dal quarto aspetto, e questo e confermato da tutti gli autori.
La qual cosa e confermata dal detto di nostro Cristo salvatore “Che
nessun profeta e accettato nella propria patria”. Secondo questa
congiunzione esso dovrà nascere nel diciannovesimo anno della
congiunzione, ed il tempo della sua predicazione durerà ancora
diciannove anni, perché tali sono gli anni minori del sole, del suo
modo di vestire Albumasar dice che saranno tendenti alla rozzezza.
Ma dal fatto della significazione della Luna e di Giove e dal corpo
del Dragone diremmo che sue vesti saranno bianche secondo il costume
dei religiosi e fonderà una nuova religione.
Seguita il capitolo trentatreesimo del monaco incappucciato di bianco
che ha il diavolo sulle spalle
* Pag. 71
Qui sta’ il monaco incappucciato di bianco che ha il
diavolo sulle spalle, con abito lungo sino a terra ed il suo discepolo
dietro
Capitolo
trentatreesimo
I segni per i quali si riconoscerà il profeta sono questi: Macchie
scure sul corpo, avrà un brutto aspetto, un segno sul petto nella
parte che e del leone, secondo Formico sarà terribile con gli spiriti
e farà molti segni, libererà gli uomini dal diavolo con la sua potenza.
Secondo Antonio del monte ulmo non sempre seguiranno le opere alle
parole, sarà molto sapiente ma avrà il veleno nascosto nella coda come
lo scorpione. Sara causa di molto spargimento di sangue e perché Marte
e il suo protettore pare che
* Pag. 72
Voglia confermare la fede dei Caldei come dice Messahala, e benché
faccia molti segni e miracoli conferma il brano che leggiamo in San
Matteo al capitolo ventiquattresimo dove si parla a proposito dei
profeti
Matteo 24:5 molti verranno nel mio nome,
dicendo: Io sono il Cristo, e trarranno molti in inganno.
Matteo 24:11 Sorgeranno molti falsi profeti e
inganneranno molti;
Matteo 24:24 Sorgeranno infatti falsi cristi e falsi
profeti e faranno grandi portenti e miracoli, così da indurre in
errore, se possibile, anche gli eletti.
Qui sta’ un uomo grigio e canuto con in mano una croce
circondato dai vescovi e dal Papa e da altri letterati e vestito di
grigio
Capitolo
trentaquattresimo
dopo di lui sorgerà un altro profeta nella terra del Leone, egli
predicherà cose meravigliose nella corte Romana e apparirà santo
timorato e sotto questo manto di santità
* Pag. 73
Farà bruciare molte persone, e avrà uno spirito maligno nel suo cuore,
ingannerà tutti incluso i saggi in Lombardia ed in Germania. Costui
sarà molto famoso tra il popolo, farà una tristissime fine e da cui
scaturiranno moltissime tribolazioni che porteranno a una riforma
della chiesa.
Prima che ci sia la riforma bisognerà che la chiesa sia distrutta da
questo profeta.
Qui si bruciano le tavole e le vesti non conformi dei
secolari in fronte del Papa e i capelli saranno accorciati a causa di
questo profeta
*
Pag. 74
Capitolo trentacinquesimo
Secondo un certo servo chiamato Teofilo dice nel libro dei profeti, il
quale fu scritto da Antonio Teodoro nel tempo che fu duca di Genova,
che si troveranno tutte le cose da avvenire nella chiesa come fu
rivelato a San Giocahino e a San Cirillo vescovo sopra una tavola
d’argento portata da un angelo, nel quale si trovano tutti i santi
della chiesa fino alla fine.
L’angelo da all’abate e al prete la lamina cioè una
tavola d’argento
* Pag. 75
Sempre nello stesso libro di San Cirillo si dice che fino a che la
chiesa non sarà completamente rinnovata, sarà permesso lo scisma, e ci
sarà il trono di Pietro vacante a causa dell’imperatore Tedesco il
quale fidandosi della sua potenza costringerà il Papa e gli Italiani e
con un esercito di mercenari entrerà a Roma, ucciderà e torture molti
cristiani. Finalmente estirpate le spine degli uomini malvagi arriverà
un uomo santo che placherà l’aquila con la chiesa.
Qui entra l’imperatore a Roma con crudeltà ed il clero
romano fugge nel bosco e molti saranno decapitati.
* Pag. 76
Capitolo trentaseiesimo
Poi sorgerà n certo uomo solitario degno di santità come parla
Giochino nel suo libro della concordia. Un uomo di grande santità
sublimato sulla sedia romana a modo apostolico, e Dio per esso farà
tanti miracoli in modo che ogni uomo lo avrà in grande reverenza ne ci
sarà alcuno che abbia l’ardire di contrariare alla sua elezione, e
concederà più benefici e rendite e ordinerà i chierici che vivevano di
decime ed elemosine e interdirà i fasti degli abiti e tutte le cose
fatue e i balli ed i canti. E che le donne vadano vestite senza oro o
gemme e comanderà che siano predicati i vangeli e starà poco tempo nel
papato, e vivrà quattro anni e poi andrà in cielo
Questo uomo santo predica al popolo dalla cattedra
Qui
seguita il capitolo trentasettesimo
* Pag. 77
Susseguentemente Dio manderà altri tre uomini santissimi, uno dopo
l’altro simili in virtù e miracoli i quali confermeranno il detto
degli antichi secondo cui saranno chiamati uomini angelici.
Qui finisce la seconda parte
Segue la terza parte di questo opuscolo
Tu laico affaticati per sostenerti
Qui sta’ l’aratore nel campo ed il lavoratore nella vigna
Rimane ora da dire alcune cose sul popolo, ci saranno molte risse tra
gli uomini, uccisioni, odi, combattimenti e tutto ciò secondo la
differenza dei climi.
* Pag. 78
Ungheresi, Boemi, Baiorici ovvero Bavaresi
Capitolo primo
Questi principati saranno inquieti e turbolenti, ci saranno lotte
intestine, molti di loro periranno per terribile morte ovvero in mare
o a cavallo, molti altri soffriranno di cecità a causa dell’eclissi.
Alfati, Svevi, Gallici cioè Francesi ovvero Loreni, Vestrani,
Bandanensi
Capitolo secondo
Avranno molti avversari i quali nientedimeno avranno molti infortuni,
saranno incontinenti circa gli atti venerei, molte risse in famiglia,
si rimariteranno le vedove e le adultere e le ex monache, difficili
nozze tra i coniugati.
Le città sotto l’impero Romano
Capitolo terzo
Avranno paura di imminenti pericoli, molti di loro a causa di Marte
saranno bruciati, annegheranno o saranno impiccati, avranno del male
dai loro servi.
Franconia, Foresta Nera con Renogandia presso Maganza.
Capitolo quarto
* Pag. 79
Avranno molta gloria, saranno inclini alla guerra, per molto tempo
saranno i più’ forti di tutti, saranno deposti con vergogna dai loro
incarichi e molti cascheranno dall’alto e precipiteranno.
Treveri, Mosella, Vesterualt, Bundstruch
Capitolo quinto
Saranno portati per lo studio, molti perderanno i loro domini, i
maligni prospereranno. Finalmente moriranno di cattiva morte a parte
quelli beneficiati dagli influssi delle stelle.
Francia, Piccardia con le terre vicine.
Capitolo sesto
Gli uomini patiranno scomodità per le morti e le calamita che
colpiranno le donne, patiranno per il misterioso morbo, molti
diventeranno lebbrosi e paralitici, molti morranno di triste e
violenta morte.
Bassa Sassonia, Thuringia fino al mare settentrionale
Capitolo settimo
La congiunzione sarà molto influente, avranno molta povertà, saranno
colpiti da miseria grandissima per la quale andranno quasi del tutto
nudi per molto tempo, i guadagni saranno ottenuti solo con grandi
fatiche, e patiranno grandissimi pericoli per naufragi e per misere
morti. Ci saranno discordie e turbolenze che sporcheranno le mani di
sangue.
* Pag. 80
Qui stanno le donne incinte
Capitolo
ottavo
Inizia l’ottavo capitolo con una implorazione al signore ed una
esortazione a pregare, la nefasta congiunzione farà abortire ed i
parti saranno molto faticosi e dolorosi, causerà molti pericoli per i
neonati, alcune madri moriranno prima di essere riuscite a partorire,
alcuni moriranno nelle viscere della madre senza avere ancora una
forma propria del corpo. Alcuni di essi
* Pag. 81
Saranno disciolti nel ventre e potranno venire cavati fuori se non con
una operazione chirurgica.
Capitolo nono
E da notare che la crudele costellazione occupa la quinta casa la
quale e la casa della voluttà e dei piaceri. Cosi aumenteranno i
cattivi piaceri quali il vino, la lussuria, o quanti Italiani saranno
influenzati da questa costellazione per la procreazioni, e anche
quanti gallici o Francesi, quanti Cynedi produrrà con impura e
libidinosa lascivia del corpo, e quanti ruffiani e quanti adulteri, e
quanti stupratori e sacrileghi, e quante fornicazioni e stupri, quanti
adulteri ed incesti fino a sembrare gli uomini simili a bestie.
* Pag. 82
Qui sta’ una monaca apostata cioè fuggita dal monastero
Capitolo
decimo
L’influenza nella quinta casa rende simili a Sardanopolo e cosa
difficile sarà vivere vita pudica e onesta, renderà le donne sollecite
alla libidine, prostrato e venduto il loro pudore, e da questo ne
conseguirà gloria ed onore a giudizio del popolo. In quel medesimo
saranno le sacre monache per causa di Marte che occupa la terza casa
dedite ad usare profumi ed unguenti prone alla libidine alla disonesta,
E cosi sosterranno i vizi di ogni impurità gettandosi dietro alle
spalle la pudicia e la castità.
* Pag. 83
A che modo gli influssi del cielo alterano e mutano i corpi e gli
spiriti della virtù ed inducono infermità e pestilenze.
Capitolo undicesimo
Avicenna disse che i principi di tutte le operazioni vitali animali
sono le virtù dei corpi celesti, essendo il cuore dunque principio
delle cose alterate tutte le cose dipendenti dalle alterate a loro
volta si altereranno, cosi similmente e esposto nel terzo capitolo
della malinconia. Continua il capitolo spiegando come Avicenna
intendesse la malinconia, poi parla, sempre secondo Avicenna degli
influssi celesti sulle malattie,
* Pag. 84
Conclude il capitolo accennando sempre l’influenza degli astri per
Avicenna nel suo quarto canone della febbre pestilenziale. Dunque per
il futuro quando ci saranno forti congiunzioni si può prevedere forti
cambiamenti nell’aria e negli altri elementi.
A che modo gli effetti degli influssi stellari durano molti anni
Capitolo dodicesimo
Inizia il capitolo spiegando come gli influssi celesti influiscono
sopra le virtù e gli spiriti, sempre sullo stesso argomento come
influenzano i feti, poi cita Giacobbe a riguardo del rapporto tra i
colori delle foglie e dei montoni.
Genesi 30:31 Riprese Làbano: «Che ti
devo dare?». Giacobbe rispose: «Non mi devi nulla; se tu farai per me
quanto ti dico, ritornerò a pascolare il tuo gregge e a custodirlo.
Genesi 30:32 Oggi passerò fra tutto il tuo bestiame;
metti da parte ogni capo di colore scuro tra le pecore e ogni capo
chiazzato e punteggiato tra le capre: sarà il mio salario.
Genesi 30:33 In futuro la mia stessa onestà
risponderà per me; quando verrai a verificare il mio salario, ogni
capo che non sarà punteggiato o chiazzato tra le capre e di colore
scuro tra le pecore, se si troverà presso di me, sarà come rubato».
Genesi 30:34 Làbano disse: «Bene, sia come tu hai
detto!».
Genesi 30:35 In quel giorno mise da parte i capri
striati e chiazzati e tutte le capre punteggiate e chiazzate, ogni
capo che aveva del bianco e ogni capo di colore scuro tra le pecore.
Li affidò ai suoi figli
Genesi 30:36 e stabilì una distanza di tre giorni di
cammino tra sé e Giacobbe, mentre Giacobbe pascolava l'altro bestiame
di Làbano.
Genesi 30:37 Ma Giacobbe prese rami freschi di pioppo,
di mandorlo e di platano, ne intagliò la corteccia a strisce bianche,
mettendo a nudo il bianco dei rami.
Genesi 30:38 Poi egli mise i rami così scortecciati
nei truogoli agli abbeveratoi dell'acqua, dove veniva a bere il
bestiame, proprio in vista delle bestie, le quali si accoppiavano
quando venivano a bere.
Genesi 30:39 Così le bestie si accoppiarono di fronte
ai rami e le capre figliarono capretti striati, punteggiati e
chiazzati.
Genesi 30:40 Quanto alle pecore, Giacobbe le separò e
fece sì che le bestie avessero davanti a sé gli animali striati e
tutti quelli di colore scuro del gregge di Làbano. E i branchi che si
era così costituiti per conto suo, non li mise insieme al gregge di
Làbano.
Genesi 30:41 Ogni qualvolta si accoppiavano bestie
robuste, Giacobbe metteva i rami nei truogoli in vista delle bestie,
per farle concepire davanti ai rami.
Genesi 30:42 Quando invece le bestie erano deboli,
non li metteva. Così i capi di bestiame deboli erano per Làbano e
quelli robusti per Giacobbe.
Genesi 30:43 Egli si arricchì oltre misura e
possedette greggi in grande quantità, schiave e schiavi, cammelli e
asini.
E questo e attestato da Avicenna nel suo primo canone a proposito
della creazione.
* Pag. 85
L’autore continua per questa via a spiegare come gli influssi celesti
e le congiunzioni abbiano cosi effetti lunghi, dice che l‘eresiarca di
Boemia avrà una nuova setta cioè Vicleff, Geronimo, Buffo e Rochenzana,
stima che la chiesa romana patirà grandi pene, poi seguirà una
congiunzione nell’acquario sotto l’immagine di alpheras per la quale
cesserà l’impero romano.
Poi se ne vedrà una in Capricorno sotto l’immagine dell’aquila, e
l’impero verrà diviso in dieci parti, un’altra congiunzione in Libra
sotto la quale nascerà un fanciullo del clan di Dan che causerà molti
mali.
Dissertazione generale sulla qualità dell’aria e dei raccolti
Capitolo tredicesimo
* Pag. 86
Albumasar certamente nel suo sesto trattato alla ottava differenza
riguardante i raccolti per l’elevazione di Saturno sopra Giove per la
troppa siccità dell’aria, ma secondo Antonio di Ulmo quando Marte sarà
nella congiunzione ci saranno molte piogge, ci sono dunque delle
contraddizioni tra gli autori, dico dunque che la troppa umidità o la
troppa siccità e’ dannosa, l’umidità di Marte non e benevole perché
causa forti piogge e tempeste che causano danni agli alberi ed ai
fiori, ma la amichevole umidità di Giove e di Venere aiutano le
coltivazioni a maturare bene, e per colpa di Marte malamente disposto
in alcuni anni ci potrà essere la terra sterile e i morbi infesteranno
le terre, questi effetti dureranno molti anni.
Della specificazione di alcuni climi infetti per la virtù di Saturno
Ultimo capitolo
Molti ignoranti dicono che la congiunzione influisce solo
universalmente non nel particolare, ai quali si risponde che le cose
universali non sono se non mediante le particolari, e se fossero
corrotte le particolari sarebbero universali, secondo quel che dice il
filosofo il giudice delle stelle può particolarizzare i suoi giudizi e
secondo il modo e le frasi di Bali e Tolomeo che dicevano “il segno
ascendente di alcuna ordinazione o vero incoronazione di un principe
ovvero di un clima giudica la debolezza o forza del principe e dei
suoi sudditi”.
* Pag. 87
Dunque nell’anno 1488, 1489 e 1490 ci sarà buona fertilità ma in
Alemanna e nei luoghi montuosi ci saranno gelate, in Anglia, Arthoi,
Bengan e in Fiandra ci saranno carestie, sangue e incendi.
La ferocia di Marte durerà cinque anni, molte liti in Alemanna, ci
saranno falsificatori di moneta, malattie incurabili e si sentiranno
pianti inspiegabili in Baviera ed in Svevia dove sarà sparso sangue
giusto.
Poi nell’anno 1491,1492, e 1493 ci saranno problemi di beni alimentari
in alta Alemanna in Francia ed in Inghilterra e gli uomini fuggiranno
dai paesi per timore della morte, i Turchi si armeranno contro la
legge di Israele quando Saturno entrerà in Marte, i principi e i
Leonisti patiranno e lo stesso accadrà negli anni 1521, 1522 e
* Pag.88
1523, in quegli anni avremo due volte eclissi di Sole e tre volte di
Luna.
Nell’anno 1494 e 1495 ci saranno carestie, tutti i beni saranno molto
cari, avremo molte piogge e ci sarà molta effusione di sangue in
occidente. Le pecore si potranno comprare a buon mercato, problemi nel
Settentrione in Datia, Vestfalia, Frigia, Sassonia, i settentrionali
patiranno molte controversie e le donne grideranno con disperazione al
cielo per tante angustie. I pesci moriranno nelle acque.
Nell’anno 1496 e 1497 gli influssi di Saturno colpiranno i Polacchi, i
Boemi, gli Ungheresi, moriranno pecore e bestiame, il ferro sarà caro,
ci saranno molti ladri ed assassini, gli equini saranno molto cari al
mercato per amore delle guerre e delle liti. Le persone spirituali
saranno castigate ed i laici esulteranno.
Nell’anno 1498, 1499 e 1500 arriverà lo scettro della malizia e
colpirà i Thuringi, i Bassoni, i Sassoni ed i Francesi, si patirà la
carestia con grandi piogge durante la maggior parte dell’estate, ci
saranno grandi guerre tra i parenti sia nel clero che nei laici. Il
bestiame sarà caro, il fieno ed il vino patiranno per la freddezza
dell’aria, molte donne peccheranno e avranno problemi nel parto, i
contadini avranno molestie dai soldati e dai loro superiori.
* Pag. 89
Nell’anno 1501 e 1502 le città della Germania verranno colpite dalla
peste e ci sarà grande disobbedienza alla casa Romana, arriverà una
nuova legge e vecchie se ne perderanno, avremo molte guerre in Francia
ed in luoghi di mare. Gli alimenti saranno cari nelle città e molti
cittadini si impoveriranno, i governatori ed i magnati cadranno in
disgrazia, gli animali con le penne saranno amati, il fiume Reno
patirà.
Dopo di ciò ci saranno molti traffici fluviali e di mare, gli animali
saranno molto amati, i frutti saranno danneggiati da troppe piogge, i
Maiali saranno cari, in occidente seguiranno molti mali con la
carestia, la fortuna dei naviganti sarà buona verso oriente l’estate
non sarà buona, ci sarà molto fieno e ci saranno molte persone che si
ammaleranno di lebbra, molti avranno dolore al petto.
Poi per tre anni ci sarà gran caldo e molti fiumi seccheranno, in
molti luoghi sarà accesa la terra e brucerà per l’abbondanza di calore,
molti pesci e granchi moriranno e una generazione di serpenti morirà.
Gli Italiani deprederanno i pellegrini ed i fedeli viandanti, molti
ladri saranno impiccati e a molti sarà tagliata la testa, i ricchi
decadranno ed i poveri cresceranno in ricchezze, molte cose nuove
saranno viste in Austria ed in Italia, si vedranno moltitudini di
mosche volare e portare danni in molti luoghi, molte guerre partiranno
tra i potenti, l’aria sarà infettata e molti mali si propagheranno, ci
saranno molti incendi e i Leonisti patiranno danni, ci saranno molte
gemme e oro falsi.
Dopo tre anni arriverà un’altra volta lo scettro della discordia nella
parte del Reno in Alemanna, la lussuria
* Pag. 90
Spadroneggerà e causerà molte disonesta, le monache diventeranno
apostate cioè fuggiranno dal monastero. I s(l)odomitici avranno
affanni, e saranno profughe le monache in molte terre, gli scrittori
saranno perseguitati e molti uomini intelligenti impoveriranno. La
colica passione colpirà le donne e ci saranno molte febbri. A Magancia
arriverà una grandissima tribolazione questo perché Saturno entrerà
nella casa di Mercurio.
Dopo qualche anno questa tribolazione arriverà a Suntgandio ed in
Alsazia e nella parte meridionale e in Gallia, Francia, Lombardia,
Delfinato e Spagna e le cose da mangiare saranno care, ci saranno
grandi preoccupazioni tra la gente, nasceranno guerre affanni e liti
coniugali. Le donne trufferanno i mariti in loro presenza, l’ardore
della incontinenza colpirà molti Italiani e Lombardi e in quei luoghi
moriranno molta gente per flusso di sangue. Gli scandali saranno
mutati in onore perché pochi saranno quelli che temeranno la vergogna,
i ribaldi saranno amati come gran maestri, gli uomini giusti e
virtuosi saranno vessati e la religiosità estinta in molte parti. Gli
uomini saranno senza giogo dandosi a molti vizi.
Dopo di che questo influsso celeste passera nei luoghi marittimi in
settentrione, in Inghilterra, Norvegia, Datia e in Gallia dove ci sarà
cosi tanto spargimento di sangue tra i nobili come non se ne vedeva da
tempo. La nefasta influenza di Marte provocherà i Tedeschi e altri i
quali i quali noi chiamiamo scorpionisti. In questi tempi i tiranni
saranno esaltati e ogni ribaldo sarà promosso a dignitario. E ancora
gli uomini cominceranno a vivere in quei luoghi contrari alla fede.. E
ancora molte donne patiranno vari sinistri e l’aria sarà nebbiosa, ci
sarà carestia ed effusione di sangue.
* Pag. 91
Un nuovo Marte sorgerà in Baviera causando danni agli uomini ed alla
chiesa, questo perché lo Scorpione partecipa in alta Baviera, ci
saranno molti lupi e cani rabbiosi, grande tribolazione cosi in
carestia come in guerra e dureranno molto tempo.
Poi in Ungheria, Boemia, Moravia e Polonia e Misnia arriverà una
grande tribolazione mentre in occidente ci sarà molta prosperità, gli
orientali proveranno grandi disgrazie. Credo che in questi tempi la
chiesa di Praga e Costantinopoli saranno ridotte alla madre dei fedeli.
Arriverà una nuova restaurazione tra i Giovisti e i rettori della
chiesa.
Poi per cinque anni regnerà il freddo e la fame in Lothringia, Lorena,
Calabria, Lutzelburg, Eystia, Mosella e anche nella parte occidentale,
ci sarà peste e gli animali moriranno, ci sarà tanto freddo e gli
uccelli moriranno. Ci saranno molte piogge nelle estati, nascerà una
nuova alleanza tra i poco nobili e la plebe contro i nobili ed i
potenti i quali diranno cose nuove e mai sentite.
Molti potenti cadranno dalla loro dignità e ci sarà una alterazione
come mai si e vista tra gli elettori dell’impero e le chiese patiranno.
E le chiese saranno perseguitate nei pressi del Reno. Ed i principi in
occidente tenteranno occultamente di conquistare molti castelli alla
propria giurisdizione, ci saranno grandi tradimenti, non ci sarà
nessuna fede tra i potenti ed i nobili, dopo una lunga discordia
sorgerà un uomo che riformerà più cose nella chiesa di Colonia,
Treverense e di Magonza, ma le persone ecclesiastiche piangeranno
perché perderanno molti benefici, come fu al tempo di San Silvestro
nel quale la chiesa ebbe onore e dignità.
* Pag. 92
Poi il Reno e la persona ecclesiastica starà in pace, lo scettro della
discordia sarà tolto, ci sarà una nuova riforma ed una nuova legge e
un nuovo regno, ed una onesta conversione, cosi nel popolo come nella
chiesa, solo le genti marittime saranno triste per cinque anni, ed il
Turco occuperà quelle terre per i suoi ultimi anni. Non lontano da
Colonia sarà spazzato via e l’impero di Trebesonda sarà riportato alla
chiesa, i Tedeschi Giovisti e i soldati di Cristo riporteranno la
Prussia al proprio regime. I polacchi ed i Ruteni patiranno le perdite
delle loro terre, Saturno e Marte per divina vendetta vesseranno la
chiesa quando arriverà alla coda del pesce e alle corna d’Ariete. I
turchi piangeranno e la chiesa crescerà, per gli Inglesi ed i Britanni
con i marittimi patiranno molte discordie.
I romani napoletani avranno grandi guerre intestine, un nuovo re
turberà le terre, la città romana con il Papa sarà in lutto per i
vicini, gli alemanni goderanno perché avranno trovato una nuova
istituzione, due corna regneranno in Alemanna ed il popolo senza capo
si eleggerà un principe, ci sarà pace fino al 1576.
Lettori prendete questo mio opuscolo con bontà, correggete le cose da
correggere
* Pag. 93
e conclude la parte finale ringraziando Dio.
Laus summo regi dicatur vocibus oris
Quodiam non cesse merces condigna laboris
* Pag. 94
Qui sta’ l’albero della quercia con le foglie e i pomi
della quercia
Se del pomo della quercia nasce qualche
anno
alcun verme dimostra l’abbondanza di quell’anno
E se nasce la mosca significa guerra
E se ne esce il ragno significa mortalità
E questa la regola di Silvano
* Pag. 95
Qui sta’ Lollardo e dice i
versi seguenti
Lolhardi lollant ut nummos undiquem tollant.
Ut reynhart volucres sic lolhart fallit mulieres.
Qui finisce la pronosticazione la quale du
rera sino all’anno 1567 impressa a
Modena per maestro Piero Francese Anno
Domini 1492, addi 14 Aprile.